ISSN:
1590-3478
Keywords:
Cerebral ischemia
;
Prognosis
;
Electroencephalography
;
Infarct size
Source:
Springer Online Journal Archives 1860-2000
Topics:
Medicine
Description / Table of Contents:
Sommario Sarebbe estremamente utile avere a disposizione criteri affidabili, sicuri e rapidamente disponibili per predire precocemente la prognosi dell'ictus ischemico. Lo scopo del nostro studio è di valutare il valore prognostico singolo e combinato di alcuni parametri clinici e strumentali, ottenuti nella fase acuta. Lo studio ha coinvolto 351 pazienti consecutivi, entro 48 ore dall'esordio del loro primo ictus ischemico. Abbiamo scelto di prendere in considerazione otto variabili: età, livello iniziale di coscienza, gravità del deficit motorio, pressione arteriosa, glicemia, alterazioni elettrocardiografiche ed elettroencefalografiche, dimensioni dell'infarto alla TC cerebrale. Al giorno 30 sono state misurate la mortalità e la disabilità. Le variabili significativamente correlate con la disabilità sono risultate: gravità del deficit motorio, alterazioni elettroencefalografiche, dimensioni dell'infarto e (in modo meno significativo) il livello dello stato di coscienza e l'iperglicemia. La pressione arteriosa non dimostrava correlazione significativa con la disabilità. L'analisi logistica ha confermato solo la dimensione dell'infarto, la gravità del deficit motorio e le alterazioni elettroencefalografiche come variabili indipendenti. Sono risultate significativamente correlate con la mortalità: la gravità del deficit motorio, la dimensione dell'infarto, le alterazioni elettroencefalografiche ed elettrocardiografiche, il livello di coscienza e l'iperglicemia. L'analisi logistica ha confermato come variabili indipendenti solo le alterazioni elettroencefalografiche ed elettrocardiografiche. Il valore predittivo della gravità del deficit motorio, della dimensione dell'infarto, del livello di coscienza e dell'iperglicemia è già noto. Vi sono, tuttavia, solo alcune variabili indipendenti predittive di morte (alterazioni elettroencefalografiche ed elettrocardiografiche) e disabilità (dimensione dell'infarto, gravità del deficit motorio, alterazioni eletroencefalografiche). La rilevanza delle alterazioni elettroencefalografiche può essere l'espressione del coinvolgimento di fenomeni dinamici, non strutturali come la penombra ischemica e la diaschisi.
Notes:
Abstract Reliable, simple and safe criteria are needed for the early prediction of short-term outcome in patients with acute ischemic stroke. The aim of our study was to evaluate, in terms of their individual and combined power, the prognostic value of a few widely available clinical and instrumental variables obtained during the acute phase. The study involved 351 consecutive patients who were examined within 48 hours of their first ischemic stroke. Eight variables were chosen: age, initial level of consciousness, limb paresis, arterial blood pressure, glycemia, the results of electrocardiography and electroencephalography, and the infarct size revealed by computed tomography. Mortality and disability were evaluated on Day 30, when the variables that significantly correlated with disability were the severity of limb paresis, electroencephalographic abnormalities, infarct size and (less significantly) the level of consciousness and hyperglycemia. There was no statistical correlation with blood pressure. Logistic analysis confirmed only infarct size, the severity of limb paresis and electroencephalographic abnormalities as independent variables. The variables that significantly correlated with early death were the severity of limb paresis, infarct size, electrocardiographic abnormalities, the level of consciousness, electroencephalographic abnormalities and hyperglycemia. More intriguingly, logistic analysis confirmed only the electroencephalographic and electrocardiographic abnormalities as independent variables. The predictive prognostic value of limb paresis, infarct size, the level of consciousness and hyperglycemia is well known, but we would like to stress the fact that only a few independent variables are predictive of early death (electroencephalographic and electrocardiographic abnormalities) and poor recovery (infarct size, the severity of limb paresis, electroencephalographic abnormalities). The prognostic value of electroencephalography may express the potential involvement of dynamic non-structural phenomena, such as penumbra ischemica and diaschisis.
Type of Medium:
Electronic Resource
URL:
http://dx.doi.org/10.1007/BF01999896
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